This site uses cookies.
Some of these cookies are essential to the operation of the site,
while others help to improve your experience by providing insights into how the site is being used.
For more information, please see the ProZ.com privacy policy.
Freelance translator and/or interpreter, Verified site user
Data security
This person has a SecurePRO™ card. Because this person is not a ProZ.com Plus subscriber, to view his or her SecurePRO™ card you must be a ProZ.com Business member or Plus subscriber.
Affiliations
This person is not affiliated with any business or Blue Board record at ProZ.com.
Italian to English: Il consumo del sacro General field: Social Sciences Detailed field: Anthropology
Source text - Italian A distanza di quarant’anni dalla prima edizione de Il consumo del sacro, le “feste lunghe di Sardegna” sono mutate ulteriormente, poiché è mutata la struttura economica e sociale che ne regge l’ordinamento festivo. I santuari, un tempo contenitori esclusivi di devozione, penitenza, festa e relazioni sociali, rappresentano oggi lo spazio in cui tali elementi si sincretizzano con le manifestazioni folkloristiche promosse da Pro Loco, associazioni locali e Regione Sardegna, con l’obiettivo di far confluire i turisti nei luoghi di culto tradizionali. Altresì, nella struttura di queste feste è possibile intravedere ancora, di fatto, una forte componente simbolica e rituale di derivazione agropastorale, con numerose persistenze e specifici tratti costitutivi: le questue tra i pastori e nelle comunità confluenti al santuario, il pellegrinaggio, il consumo opulento di cibi, la dimensione religiosa mediano come nessi funzionali tra pratiche religiose (il sacro) e pratiche consumistiche (il profano) in un genere di festività caratteristico della Sardegna e dei suoi complessi e variegati calendari cerimoniali.
Parole chiave: festa; continuità; cambiamento; rifunzionalizzazione; turistizzazione.
Translation - English Forty years after Il consumo del sacro, was first published, the “long festivals of Sardinia” have undergone further transformation, as a consequence of the alterations in the socio-economic underlying structure. Sanctuaries, which originally were exclusively the centre of devotion, penance, human relations and collective rejoicing, today have became the intersection where the original elements are syncretized with the folkoric events organized by the local tourist offices and associations, or by the Autonomous Region of Sardinia, aiming at gathering as many tourists as possible in the traditional places of worship.
The structure of these festivals still actually reveals a strong symbolic and ritualistic component deriving from the agropastoral world, with many traits of persistence and specific features: the begging among shepherds and the nearby communities, the pilgrimage, the opulent consumption of food and the religious dimension are the functional link mediating between the religious (the sacred) and the consumeristic practices (the profane) in this type of festivals which is distinctive of Sardinia and its complex and variegated ritual calendar.
Spanish to Italian: Miniere di Mare: Itinerari fra acqua e terra General field: Other Detailed field: Tourism & Travel
Source text - Spanish Siti Archeologici
Risalgono al neolitico le prime testimonianze che attestano la presenza umana nel territorio, come le tracce rinvenute nella grotta di Conca ‘e Crapa sul Mont’Albo e le numerose domus de janas, concheddas, sparse in varie località. I monumenti visibili dell’età nuragica, oltre ad alcune tombe dei giganti, sono il sito di Punta ‘e Casteddu, utilizzato anche in epoca romana, i nuraghe “a corridoio” di Su Pretichinosu e i nuraghi di Colovros e Puzzittu, costruiti in granito, ed Eliche Ruju, realizzato invece interamente in pietra calcare.
Translation - Italian Sitios arqueológicos
Los testimonios más antiguos de la presencia humana en el territorio se han encontrado en el Monte Albo en la cueva Conca ‘e Crapa, y se remontan a la época neolítica, así como las muchas domus de janas (casas de las hadas), y concheddas (cuevas) muy frecuentes en las cercanías del pueblo.
Los monumentos todavía visibles de la época nurágica son unas tombe dei giganti (tumbas de los gigantes), el sitio de Punta ‘e Casteddu, que fue utilizado también en la época de la dominación Romana, el nuraghe con forma de pasillo de Su Pretichinosu, los de Colovros y Puzzittu, hechos en granito, y el de Eliche Ruju, construido enteramente con piedra caliza.
English to Italian: Unresolved Mental States General field: Social Sciences Detailed field: Psychology
Source text - English An additional problem with the objective specification of what constitutes a traumatic event (APA, 1994) is that trauma is defined from an adult point of view, with no adjustments for how infants and young children evaluate threats to the integrity of the self. The central focus of Bowlby’s work was the demonstration that infants and young children experience threats to the integrity of the self as a function of the availability of a familiar protective caregiver, not as a function of “objective” adult-defined physical danger. Hence, Bowlby observed that children with their caregivers in war-time London threatened by bombing experienced themselves as safer and were less symptomatic than children separated from their caregivers and sent to objectively safer residential care in the countryside (Bowlby, 1973). We would further argue that the relative contributions of attachment security and physically dangerous or threatening events to the etiology of trauma symptoms will shift from infancy to adulthood, with symptom formation from infancy to age 6 influenced much more heavily by the lack of responsive availability of
primary attachment figures and symptom formation from 6 to adulthood gradually becoming increasingly related to adult criteria for physical threat. Therefore, phenomena usually discussed as symptoms of childhood trauma or abuse are likely to be related not only to the occurrence of threatening events but also, more broadly, to uncertainty regarding the responsive availability of caregivers.
Translation - Italian Un ulteriore problema con la definizione obiettiva di ciò che costituisce un evento traumatico (APA, 1994) è che il trauma è definito da un punto di vista adulto, senza adattamenti al modo in cui i bambini valutano le minacce alla propria integrità. Il punto centrale del lavoro di Bowlby era la dimostrazione che i bambini piccoli e i neonati vivono le minacce alla propria integrità in funzione della disponibilità di una figura di riferimento protettiva, e non come funzione di un pericolo fisico “oggettivo” secondo la tipica definizione adulta. Dunque Bowlby ha osservato che i bambini che avevano vissuto in prima persona l'esperienza dei bombardamenti di Londra durante la guerra insieme ai propri caregiver, si erano sentiti più al sicuro ed erano meno sintomatici di altri bambini separati dai propri caregiver e inviati in strutture oggettivamente più sicure in campagna (Bowlby, 1973). Aggiungeremo che il contributo che la sicurezza dell'attaccamento e gli eventi fisicamente pericolosi o di minaccia apportano all'eziologia dei sintomi traumatici, mutano dall'infanzia all'età adulta: la formazione dei sintomi nella fascia d'età che va dall'infanzia ai sei anni è influenzata molto più pesantemente dalla mancanza di disponibilità di reazione da parte delle figure di attaccamento primarie, mentre dai sei anni all'età adulta, aumenta gradualmente fino ad avvicinarsi ai criteri adulti per la minaccia fisica. Dunque, i fenomeni solitamente trattati come sintomi di traumi infantili o abusi, si riferiscono con più probabilità non solo al verificarsi di eventi di minaccia, ma anche, più in generale, all'insicurezza riguardo alla disponibilità alla reazione da parte del caregiver.
More
Less
Translation education
Master's degree - University of Cagliari. Faculty of Foreign Languages and Literatures
Experience
Years of experience: 17. Registered at ProZ.com: Dec 2011.