Pages in topic: < [1 2] | KudoZ etiquette Thread poster: Pompeo Lattanzi
| Si vede che non sei un traduttore | Jul 4, 2008 |
kivech wrote:
Ho letto questa discussione con interesse e mi pare che vi serva un opinione d'un potenziale cliente.
Se dovessi avere bisogno di un servizio di traduzione, mi aspetto che questo servizio sia professionale e corretto.
Per me un traduttore deve tradurre, non creare. Il creatore già ha fatto il suo lavoro. Poi il traduttore traduce e si prende la sua responsabilita professionale di essere fedele al creatore.
Ad esempio: se c'è un testo come:
Pay attention: this medication can only be taken right after a full meal and should not be taken by people with a heart condition.
Non vorrei che un traduttore si mettesse a cambiare il significato della frase.
Per me, un buon traduttore traduce. Se ha bisogno di esprimere la sua creatività deve mettersi a scrivere un libro.
Allora, discutete quanto volete, però la creatività per un traduttore esiste solo quando non traduce.
Kivech
Questo intervento dimostra la tua estraneità al settore della traduzione. Servirsi di traduttori non significa saper tradurre o capire tutto quello che c'è dietro la traduzione.
Tra l'altro l'opinione della generalità dei clienti, per fortuna, non corrisponde alla tua e i miei per esempio, che per la maggior parte sono case editrici, si rendono ben conto che il processo di traduzione è creativo tanto è vero che regolarmente, come previsto dalla legge, mi corrispondono compensi per "cessione dei diritti d'autore sulla traduzione". Non traduco solo romanzi ma anche saggi scientifici.
Proprio per esprimere al meglio il senso dell'originale e per onorare la sua responsabilità professionale il traduttore, nella maggior parte dei casi (tranne quelli, molto ristretti, in cui non vi sia alcuna possibilità di scelta tra termini ed espressioni) DEVE ricorrere alla creatività, che non significa romanzare il testo o inventare sensi che non ci sono ma usare creativamente tutti gli strumenti lessicali, stilistici, di tono , registro, ecc. della lingua per rendere al meglio il significato, il registro, le sfumature del testo di partenza.
Un buon traduttore traduce, appunto, e per far ciò deve ricreare il testo nella lingua di arrivo. | | | Milena Bosco (X) Italy Local time: 15:54 English to Italian + ... Alcuni consigli... | Jul 4, 2008 |
Elisa, vorrei darti alcuni consigli.
Innanzitutto da un punto di vista formale non è bene iniziare un post dando giudizi o offendendo l'altro interlocutore. A parte la mancanza di educazione, predispone negativamente chi ti legge.
In secondo luogo tu ti trovi in una situazione particolare. I traduttori letterari (che non hanno nemmeno un albo) hanno questo tipo di "regolamentazione". Ti vengono dati i diritti d'autore sulla TUA traduzione. Non sul testo originario. Questo, per quan... See more Elisa, vorrei darti alcuni consigli.
Innanzitutto da un punto di vista formale non è bene iniziare un post dando giudizi o offendendo l'altro interlocutore. A parte la mancanza di educazione, predispone negativamente chi ti legge.
In secondo luogo tu ti trovi in una situazione particolare. I traduttori letterari (che non hanno nemmeno un albo) hanno questo tipo di "regolamentazione". Ti vengono dati i diritti d'autore sulla TUA traduzione. Non sul testo originario. Questo, per quanto tu voglia chiamare creativi i processi che utilizzi. non ti fa l'autore dell'opera. Esempio: se traduci la Divina Commedia in cinese, la Divina Commedia sarà sempre di Dante e non di Elisa Giusti. Tu non hai creato nulla, hai utilizzato metodi creativi per rendere l'opera in un' altra lingua, e avrai certamente cercato di renderla il più vicino possibile l'originale. Hai "mediato".
Per quanto riguarda i testi scientifici beh, guarda io ne ho lette di cotte e di crude. Non c'è spazio per la creatività. La scienza utilizza un linguaggio universale e formalizzato che o si conosce o e meglio astenersi dal tradurre. Parola di matematico. ▲ Collapse | | | traduttori e traduzioni | Jul 4, 2008 |
M_bosco wrote:
Il traduttore non è un "creatore" ma un mezzo. Ho una rigida formazione scientifica e forse è questo che influenza la mia visione. Io credo che, anche se ovviamente vi è una forte soggettività nella scelta della risposta più appropriata, l'agree il disagree o la neutralità non vadano presi personalmente. Se devo ringraziare un collega per un agree allora a maggior ragione dovrei ringraziarlo per un disagree, che può essere molto più costruttivo.
Io non ringrazio quasi mai. Qualche volta lo faccio in occasioni speciali, (ad esempio nelle traduzioni da e per il catalano spesso scrivo due righe, non necessariamente un "grazie", perchè mi manca interagire con persone che parlano la mia stessa lingua), ed ingenerale devo dire che qualsiasi commento (positivo, negativo o neutro) è da me apprezzato e letto con attenzione.
Buona domenica,
Milena
Credo che dipenda molto da cosa si traduce e come.
Io personalmente mi ritrovo nel discorso di Milena, ma le traduzioni che faccio sono al 95% tecniche, e trovo che non ci sia molto spazio per la creatività.
Anche io mi considero un po' un "mezzo" e, pur non essendo particolarmente creativa, penso di poter fare in questo settore delle traduzioni non del tutto disprezzabili.
Abbiamo una diversa concezione del nostro lavoro, che probabilmente incide anche su metodi di lavoro e altro, ma non necessariamente una è "sbagliata".
Sono d'accordo anche sull'utilità dei commenti, sia agree che disagree.
Lo scambio di pareri su un termine mi pare una normale forma di collaborazione, non una scarsa considerazione del mio lavoro.
[Modificato alle 2008-07-04 13:45] | | | Traduzione e traduzioni | Jul 4, 2008 |
Elena Simonelli wrote:
Credo che dipenda molto da cosa si traduce e come.
Io personalmente mi ritrovo nel discorso di Milena, ma le traduzioni che faccio sono al 95% tecniche, e trovo che non ci sia molto spazio per la creatività.
Anche io mi considero un po' un "mezzo" e, pur non essendo particolarmente creativa, penso di poter fare in questo settore delle traduzioni non del tutto disprezzabili.
Abbiamo una diversa concezione del nostro lavoro, che probabilmente incide anche su metodi di lavoro e altro, ma non necessariamente una è "sbagliata".
Quello che è sbagliato, Elena, è affermare, com'è stato fatto, che la traduzione esclude la creazione o che le due cose sono addirittura in conflitto! Questo esprime mancanza di consapevolezza da parte del traduttore. Il fatto che la traduzione sia un atto di mediazione non vuol dire che non sia creativa.
E' un po' la differenza che corre in linguistica tra i concetti di "langue" e "parole"; la prima è la lingua in tutte le sue potenzialità, la seconda l'enunciato specifico, con le sue caratteristiche e i suoi limiti. Io non posso prendere un enunciato e ridurre ad esso la lingua. Così non posso prendere la traduzione di una lista di ingredienti (tanto per fare un esempio) e le competenze necessarie per tradurla e identificare con esse la traduzione o il ruolo del traduttore.
Tra l'altro quasi tutte le traduzioni, anche molte di quelle tecniche (spesso il termine "tecnico" viene usato semplicemente per dire "non editoriale", ma in realtà comprende traduzioni diversissime tra loro) richiedono un discreto margine di creatività. Prova a farci caso quando traduci. Fai caso a quante volte devi scegliere tra diversi termini, espressioni, modi di rendere una parte del testo, che sarebbero tutti possibili ma di cui uno ti pare preferibile per una ragione o per l'altra. Rifletti su quanto la tua scelta di parole e di stile conta nel rendere il testo leggibile, chiaro, espressivo, come può inflluenzare la ricezione del lettore, ecc. Anche se fai traduzioni tecniche o meccaniche, Elena, il tuo non èi un lavoro meccanico.
[Modificato alle 2008-07-04 13:54]
[Modificato alle 2008-07-04 13:55]
[Modificato alle 2008-07-04 13:56] | |
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Milena Bosco (X) Italy Local time: 15:54 English to Italian + ... Chiarificazione numero 3. | Jul 4, 2008 |
Un terza chiarificazione mi sembra davvero un pò troppo.
1)Io non ho parlato di alcun conflitto.
2)Io ho affermato che la traduzione non è creazione ma mediazione. Del resto riguardo a possibili tecniche creative di traduzione non ho detto nulla.
3)Prova a tradurmi "deviazione standard della gaussiana" in maniera soggettiva (che tu chiami creativa). Non puoi. Non puoi perchè un solo termine non formalmente definito in linguaggio matematico-scientifico farrebbe ridere ... See more Un terza chiarificazione mi sembra davvero un pò troppo.
1)Io non ho parlato di alcun conflitto.
2)Io ho affermato che la traduzione non è creazione ma mediazione. Del resto riguardo a possibili tecniche creative di traduzione non ho detto nulla.
3)Prova a tradurmi "deviazione standard della gaussiana" in maniera soggettiva (che tu chiami creativa). Non puoi. Non puoi perchè un solo termine non formalmente definito in linguaggio matematico-scientifico farrebbe ridere un esercito di ricercatori. E le definizioni matematico-scientifiche non hanno sinonimi. Una gaussiana è una gaussiana, una deviazione standard è una deviazione standard. ▲ Collapse | | | non meccanico | Jul 4, 2008 |
No Elisa, certo non è un lavoro meccanico.
Mi sono ritrovata nel discorso di Milena nella misura in cui dice che il disaccordo su un termine (e qui sono d'accordo che nella scelta ci metti del tuo, anche se non lo definirei un'opera creativa) non va a ledere la tua dignità di autore/traduttore.
Dire "non sono d'accordo su questa traduzione" o "io interpreto questa frase in un altro modo" o ancora "ci vedo un significato che tu collega non hai colto" non mi offende.
Mentre per... See more No Elisa, certo non è un lavoro meccanico.
Mi sono ritrovata nel discorso di Milena nella misura in cui dice che il disaccordo su un termine (e qui sono d'accordo che nella scelta ci metti del tuo, anche se non lo definirei un'opera creativa) non va a ledere la tua dignità di autore/traduttore.
Dire "non sono d'accordo su questa traduzione" o "io interpreto questa frase in un altro modo" o ancora "ci vedo un significato che tu collega non hai colto" non mi offende.
Mentre per un artista, ricevere un commento su una _propria_ opera posso capire che sia offensivo, nel senso che tocca più nel profondo.
Forse giustamente, perché la creatività è un po' insindacabile...?
Non penso di poter dire io in 2 righe cosa è creazione e cosa no.
In ogni caso, il fatto che io possa scegliere fra diverse espressioni e valutare quale sta meglio non mi rende "autrice" del testo a tutti gli effetti.
Anche il medico si trova a scegliere tra vari modi di procedere, eppure la medicina non è considerata una professione creativa.
Sono d'accordo nel definirmi un mezzo nel senso che quando scrivo perseguo un fine che è comunque quello di chi ha scritto il testo, non quello di creare qualcosa di nuovo.
[Modificato alle 2008-07-04 14:21]
[Modificato alle 2008-07-04 14:31] ▲ Collapse | | |
Quando scrivi:
"Questo, per quanto tu voglia chiamare creativi i processi che utilizzi non ti fa l'autore dell'opera. "
insisti nell'errore.
Io non ho mai preteso i diritti d'autore sull'opera nella lingua straniera (non so dove tu lo abbia letto... ci mancherebbe altro!) ma sulla mia traduzione, opera derivata ma ugualmente creativa e originale. Questo non lo dico io, lo dice la legge sul diritto d'autore (e non solo quella italiana...). La legge tutela ... See more Quando scrivi:
"Questo, per quanto tu voglia chiamare creativi i processi che utilizzi non ti fa l'autore dell'opera. "
insisti nell'errore.
Io non ho mai preteso i diritti d'autore sull'opera nella lingua straniera (non so dove tu lo abbia letto... ci mancherebbe altro!) ma sulla mia traduzione, opera derivata ma ugualmente creativa e originale. Questo non lo dico io, lo dice la legge sul diritto d'autore (e non solo quella italiana...). La legge tutela come opere autoriali tutte le elaborazioni creative di un'opera, comprese le traduzioni.
A chi, in mancanza delle basi, voglia accostarsi all'argomento, consiglio il libro:
Fabrizio Megale, Diritto d’autore del traduttore, Editoriale scintifica, 2004.
Quasi tutte le traduzioni di opere scientifiche (e non solo di libri ma di articoli per la stampa) sono tutelate dal diritto d'autore, che poi tu lo ignori o non voglia riconoscerlo (non si capisce perché) è un'altra questione- Anche il fatto che a volte le agenzie cerchino di non rispettare il diritto d'autore nei casi in cui sussiste (con danno del traduttore) non cambia la realtà.
Ripeto, il fatto di fare un'opera di mediazione non vuol dire che quest'opera non contenga un insopprimibile elemento di creatività.
E' molto grave la tua affermazione che le traduzioni scientifiche escludono la creatività (che forse identifichi con la fantasia, l'invenzione, mentre è un concetto molto più ampio) In quanto al linguaggio scientifico, non mi occorrono lezioni da te. La mia formazione è proprio scientifica, tanto è vero che collaboro con diverse università di agraria per tradurrre articoli specialistici, con regolare contratto e pagamento per cessione di diritti d'autore (escono su riviste del settore). I miei committenti richiedono ovviamente la conoscenza approfondita del settore e della terminologia ma richiedono anche (e si lamentano che hanno difficoltà a trovare) la creatività e la capacità di usare tutte le risorse linguistiche (stile, modi di esposizione ecc.) in modo diverso e appropriato a seconda del tipo di testo.
Tra l'altro, parlando di scienza, qusi tutti i grandi scienziati sono uomini molto creativi. Scienza e creatività non sono opposte ma due qualità che devono integrarsi fecondamente.
Einstein era un grande matematico (tra le altre cose) e uno degli uomini più creativi che siano apparsi su questa terra.
P.S. "soggettività" e creatività" esprimono concetti completamente diversi, che possono avere dei punti di sovrapposizione ma assolutamente non coincidono.
[Modificato alle 2008-07-04 14:24] ▲ Collapse | |
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Marc Baas United States Local time: 15:54 Dutch to English + ... Creative translations are not "correct" translations. | Jul 4, 2008 |
Signora Elisa,
Since I'm Dutch, and more proficient in English, I allow myself to reply in English this time. After all, almost everyone is supposd to understand that in this forum.
I'm sorry to disagree with miss. Elisa, but I feel very strongly about this matter.
When I need something translated in another language I have to be 100% sure that this is done properly and correctly. Why? Let me give you some examples:
1) If a manual for heavy mac... See more Signora Elisa,
Since I'm Dutch, and more proficient in English, I allow myself to reply in English this time. After all, almost everyone is supposd to understand that in this forum.
I'm sorry to disagree with miss. Elisa, but I feel very strongly about this matter.
When I need something translated in another language I have to be 100% sure that this is done properly and correctly. Why? Let me give you some examples:
1) If a manual for heavy machinery is not translated properly that could potentially lead to severe injury of the people who work with it, or the machinery can break due to faulty translations.
2) If a maintenance manual for eg. truck tires is not properly translated (lets say that the removal of the security ring of a truck tire is not removed with the proper precautions) a person can be decapitated as a result if that ring comes off violently.
3) If medical advisories with regards to medication (specifically new medication) is not translated properly either, this can lead to severe medical conditions or even death of people.
Now correct me if I'm wrong, but a translator is supposed to translate things in a proper fashion and most of all correctly.
I wouldn't care so much as what is written in a legislation on how some person at the governement chose to define what a translator is. I'm sure I can find a whole range of definitions all over the world if I were to look for it.
The point is that wrong "creative" translations can have serious consequences. For this reason I would never in my right mind assign a translator who thinks he/she has to be "creative" with his/her translations.
A translator, above all, has to translate in the correct fashion.
Like I said before: if you want to be creative, go paint, write a book or start knitting. But translating for sure is not about creativity in the sense that you can just try to fill in something that might "sound" right. It HAS to be right, nothing else.
We are not talking about some sort of cute hobby here! Translators have to take their work "very" seriously, because other people's health and lives are also in their hands.
So please forget the creative element, and focus on correctness.
Kivech ▲ Collapse | | | gianfranco Brazil Local time: 11:54 Member (2001) English to Italian + ... Nota dal moderatore | Jul 4, 2008 |
Vorrei far notare che la discussione, pur molto interessante, si è allontanata dall'argomento iniziale.
Propongo di continuare, proprio per l'interesse suscitato dall'argomento, ma non per questo dobbiamo scendere su toni troppo personali.
Ho appena rimosso due interventi un po' fuori dal rigo, e non esiterò a rimuovere ogni altro intervento contenente toni troppo accesi e personali.
Per favore, discutiamo sull'argomento, ma non facciamo apprezzamenti personal... See more Vorrei far notare che la discussione, pur molto interessante, si è allontanata dall'argomento iniziale.
Propongo di continuare, proprio per l'interesse suscitato dall'argomento, ma non per questo dobbiamo scendere su toni troppo personali.
Ho appena rimosso due interventi un po' fuori dal rigo, e non esiterò a rimuovere ogni altro intervento contenente toni troppo accesi e personali.
Per favore, discutiamo sull'argomento, ma non facciamo apprezzamenti personali sugli altri partecipanti.
Per quanto riguarda gli interventi in altre lingue, sono accettabili se occasionali, ma non possiamo presumere a priori che tutti capiscano l'inglese. Questo è il forum italiano, e dovremo sforzarci di partecipare in italiano, anche con errori. Non importa, quello che conta sono i concetti espressi, anche in italiano non perfetto, specie da colleghi non italiani.
* * * *
Insomma, le regole sono flessibili, restare in tema, scrivere nella lingua del forum, e si possono anche mettere da parte in qualche occasione, tranne la regola che impone il rispetto reciproco. Quella non è flessibile.
Grazie per la collaborazione.
Gianfranco
[Edited at 2008-07-04 15:43] ▲ Collapse | | | Alcune considerazioni | Jul 4, 2008 |
kivech wrote:
Signora Elisa,
Since I'm Dutch, and more proficient in English, I allow myself to reply in English this time. After all, almost everyone is supposd to understand that in this forum.
I'm sorry to disagree with miss. Elisa, but I feel very strongly about this matter.
When I need something translated in another language I have to be 100% sure that this is done properly and correctly. Why? Let me give you some examples:
1) If a manual for heavy machinery is not translated properly that could potentially lead to severe injury of the people who work with it, or the machinery can break due to faulty translations.
2) If a maintenance manual for eg. truck tires is not properly translated (lets say that the removal of the security ring of a truck tire is not removed with the proper precautions) a person can be decapitated as a result if that ring comes off violently.
3) If medical advisories with regards to medication (specifically new medication) is not translated properly either, this can lead to severe medical conditions or even death of people.
Now correct me if I'm wrong, but a translator is supposed to translate things in a proper fashion and most of all correctly.
I wouldn't care so much as what is written in a legislation on how some person at the governement chose to define what a translator is. I'm sure I can find a whole range of definitions all over the world if I were to look for it.
The point is that wrong "creative" translations can have serious consequences. For this reason I would never in my right mind assign a translator who thinks he/she has to be "creative" with his/her translations.
A translator, above all, has to translate in the correct fashion.
Like I said before: if you want to be creative, go paint, write a book or start knitting. But translating for sure is not about creativity in the sense that you can just try to fill in something that might "sound" right. It HAS to be right, nothing else.
We are not talking about some sort of cute hobby here! Translators have to take their work "very" seriously, because other people's health and lives are also in their hands.
So please forget the creative element, and focus on correctness.
Kivech
Ti avevo risposto in inglese ma il moderatore ha rimosso il post quindi traduco la mia risposta in italiano:
Nella traduzione creatività e correttezza sono interrelate nel senso che una presuppone l'altra. Il fatto che in alcuni tipi di traduzione l'elemento creativo sia minore (ma quasi mai assente) non vuol dire che nella traduzione, nel suo insieme, non sia invece determinante (forse lo ignori ma vengono tradotti molti testi diversi oltre ai manuali di manutenzione delle macchine, e anche sul modo di tradurre di questi ultimi ci sarebbe tanto da dire). L'importanza del ruolo della creatività (dell'uso creativo di tutte le risorse della lingua) nel mestiere del traduttore (che non porta a inventare o alterare il testo ma a renderlo nel modo migliore) ti sfugge perché evidentemente non hai rifletutto abbastanza sul processo e il significato della traduzione, ma ti sei limitato a usare traduttori e traduzioni. La tua rispota mostra che non hai considerato alcuno dei punti da me sollevati, altrimenti avresti capito che la creatività non preclude l'uso rigoroso della terminologia appropriata, anzi lo esige perché è necessario per la riuscita della traduzione, ma insieme a tanti altri elementi che sono frutto di una riflessione e di una scelta creativa tra tutti gli strumenti che ci mette a disposizione la lingua, e che non si riassumono certo nella scelta lessicale. Questi elementi, pure importanti in tutte le traduzioni, sono addirittura cruciali in opere letterarie, teatrali, di oratoria, ecc. Ma anche in altri settori l'uso sapiente della lingua è altrettanto importante delle conoscenze terminologiche.
Il tuo disprezzo per i concetti e le normative sul diritto d'autore del traduttore, che non nascono dall'invenzione estemporanea di un politico ma sono il frutto di processi di riflessione degli operatori culturali, dei traduttori, degli editori e di altri committenti, dei legilsatori, in atto da secoli, la dice lunga sulla tua scarsa consapevolezza (e scarso rispetto) per la nostra professione, di cui hai una visione molto limitata. La normativa euorpea sul diritto d'autore, pur con differenze notevoli da paese a paese, mostra un'evoluzione coerente, basata su concetti ormai condivisi che è triste vedere ignorati da alcuni traduttori (e anche clienti). Certo nel caso dei clienti è meno grave. Ma, per il tuo arricchimento culturale, ti consiglio di cominciare a prendere coscienza della normativa del tuo paese e di andare sul sito delle sue associazioni di traduttori, da cui potrai imparare molto, e dove troverai sicuramente colleghi in grado di spiegarti bene le cose nella tua lingua. Poi, se non lo vuoi fare, liberissimo di mantenere una visione limitata.
Personalmente la cosa non mi fa né caldo né freddo perché ho la fortuna di avere clienti che chiedono creatività e accuratezza, e ottengono entrambe. Ogni traduttore intelligente è in grado di discernere quando è il momento di ricorrere alla creatività e l'uso che deve farne .Quelle che tu chiami "cattive traduzioni creative" sono cattive traduzioni e basta, come possono esserci "cattive traduzioni non creative". Quelle a cui un traduttore deve ambire sono le buone traduzioni, al tempo stesso creative e rigorosamente fedeli al senso dell'originale.
Elisa
[Modificato alle 2008-07-04 16:35] | |
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Milena Bosco (X) Italy Local time: 15:54 English to Italian + ...
Scusami Gianfranco, se il rispetto reciproco è quello che dovrebbe regnare nel forum e i messaggi non rispettosi dovrebbero essere rimossi io ne vedrei altri tre o quattro da eliminare.
Comunque io mi fermo qui dato che a mio parere il dialogo con chi non ascolta è impossibile. Forse l'esperienza insegnerà che in ambito professionale non ci si può rivolgere a colleghi in una certa maniera.
Buona serata. | | | gianfranco Brazil Local time: 11:54 Member (2001) English to Italian + ... Penso che sia sufficiente quanto è stato rimosso | Jul 4, 2008 |
M_bosco wrote:
Scusami Gianfranco, se il rispetto reciproco è quello che dovrebbe regnare nel forum e i messaggi non rispettosi dovrebbero essere rimossi io ne vedrei altri tre o quattro da eliminare.
Ho pensato che rimuovere due messaggi decisamente fuori registro fosse sufficiente a dare un segnale e interrompere l'escalation dei toni.
Del resto, se rimuovo tutto, sia le parole più dure che i contenuti associati, non resta niente, ma i lettori sono in grado di discernere da soli e di apprezzare quanto viene detto, talvolta anche con frasi o con una scelta di parole un po' infelice.
Rinnovo il mio invito a non gettare benzina sul fuoco. Grazie.
Gianfranco
[Edited at 2008-07-04 17:28] | | | L'arte del trattore | Jul 4, 2008 |
Ciao "Kivech",
I would never in my right mind assign a translator who thinks he/she has to be "creative" with his/her translations.
Peccato! Vuol dire che non avremo occasione di lavorare insieme :- )
Sto terminando un testo di critica d'arte che rientra più o meno nella media come difficoltà ma per la quale una traduzione solo "corretta" sarebbe impensabile, credo. Quale sarebbe la traduzione "corretta" o "esatta" in inglese di questa frase che troverò fra un po': "Un fastidio che dissimula a malapena, dietro un rispetto apparente, l’ostilità visibile di un ambiente di fronte all’immagine immediatamente riflessa del suo rapporto alienato con il potere, con la sua volontà di potenza"?. Sono pagato per interpretarla in modo anche creativo (e non parlo solo della frase citata, che ce n'è di peggio) per il semplice motivo che, se dovessi mai scrivere in inglese quello che realmente l'autore scrive in italiano, qualunque lettore e qualunque cliente giustamente boccerebbe sia la traduzione che me come traduttore. Senza una buona dose di creatività, un lavoro del genere va dritto nel cestino - l'arte sta nel sapere fino a che punto essere creativi, perché non bisogna mai allontanarsi dallo spirito dell'originale e neanche troppo dal senso voluto (beh, è meglio adattare un po' e a volte anche parecchio) e gli editori, gallerie e musei che capiscono qualcosa del problema sono i primi a dire che, nel caso dell'arte contemporanea, quello che conta è il lettore, non l'autore, se si deve scegliere fra i due.
...la creatività per un traduttore esiste solo quando non traduce...
Ah sì? La prossima traduzione che avrò da fare è la pubblicità per le riviste internazionali dove il cliente è un'istituzione italiana. Qui nessuno mi pagherebbe per la mera traduzione - dovrò introdurre un gioco di parole che non c'è nell'originale, dovrò adattare il senso alla cultura 'anglosassone' o internazionale, dovrò renderlo accattivante e scorrevole, con un ritmo, un'alliterazione, e un tono che per forza di cose non sarà mai quello dell'originale, e tutto questo inevitabilmente mi porterà anche lontano dal testo italiano. Se mi pagano l'equivalente di tre cartelle solo per tre o quattro frasi, non è perché vogliono sapere esattamente cosa dice l'italiano - quello lo sanno già. Non sono il copywriter inglese, però, bensì il traduttore, nel senso che parto sempre da un originale in italiano. Per questo motivo, se qualcuno mi dice che sono un "mediatore", a me sta anche bene, perché è un termine che non ha un granché di significato, ma difficilmente si può pensare di fare lavori del genere senza essere creativi o che basta un testo "corretto" e "preciso". Fra il bianco della pubblicità e il nero della medicina o di alcuni testi scientifici, c'è un enorme gamma di grigi, con più o meno bisogno di creatività. Anche un testo scientifico può in parte essere reso non solo preciso e corretto ma anche leggibile, scorrevole, e piacevole da leggere, senza perdere nulla dell'originale. Anzi, questo è uno dei problemi dei quali si lamentano alcune agenzie con le quali sono in contatto in Italia - trovano traduttori verso l'italiano che sanno alla perfezione la materia e la terminologia ma che non sanno esprimersi come si deve. La creatività vuole anche dire avere la sensibilità e la capacità di modificare le forme, girare le frasi, tagliare e cucire - laddove è lecito - per trovare il modo migliore per trasmettere il pensiero dell'autore.
Per i bugiardini e i trattori, magari, ci vuole un approccio diverso da quello dell'arte, della pubblicità o del discorso annuale del direttore generale, è ovvio, ma se ci fossero solo bugiardini e trattori io di sicuro farei altro nella vita. Altrimenti credo che mi addormenterei sulla tastiera prima ancora di svegliarmi il mattino.
Per quanto riguarda l'argomento di questo filone, non saprei. Non ho mai posto una domanda Kudoz e rispondo solo in privato (e non sempre con la risposta migliore) alle domande che vedo sul forum, e quindi non conosco il lato pratico o politico della questione, ma mi sembra che sia normale ringraziare quando si riceve un aiuto. Non mi preoccupo se qualcuno non mi ringrazia una volta o due ma preferisco aiutare qualcuno che non ignora per principio, per abitudine o per pigrizia ogni aiuto che riceve. Mi sembra normale.
ciao
Simon | | | Pages in topic: < [1 2] | To report site rules violations or get help, contact a site moderator: You can also contact site staff by submitting a support request » KudoZ etiquette TM-Town |
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